Tutto ha avuto inizio quando nonno Fortunato, con cappello di paglia e bretelle a tener su pantaloni sempre troppo grandi, ha iniziato a lavorare la terra non solo per portare sulla tavola frutta e verdura, ma anche per le bellezze che poteva regalare: i fiori.

Garofani e Statice sono state le prime coltivazioni.

Una passione questa che, a quanto pare, aveva nei geni. Trasmessi infatti al figlio, poi ai figli del figlio, e...chissà che la storia non continui.

Negli anni ‘90 con il figlio Vincenzo l’azienda si è allargata.

Ruscus ed Eucalipto si sono aggiunti alle colture. Ma energie e dedizione sono state rivolte soprattutto a un fiore all’apparenza semplice e robusto, ma in verità delicato e complicato, come tutte le cose belle d’altra parte: la calla bianca, o Zantedeschia Aethiopica

Quando poi il 2020 ha messo tutti alle strette, coraggio e voglia di farcela ha unito menti e cuori della famiglia Callari, dalle più tradizionali dei nonni, alle più brillanti e pratiche del figlio e dei due nipoti.

Entrambi è qui che hanno scoperto che al cuore non si comanda. E con loro è arrivata l’innovazione.

Anni di esperimenti. Anni di prove ed errori. Tanti errori.

Poi finalmente Vincenzo, Gabriele e Dario, con il giusto mix di tecnologia botanica, cure e attenzioni riescono a far crescere anche Lei, in tutto il suo splendore. Bella come pochi altri fiori, da un significato di estrema femminilità e dolcezza: la calla rosa, o Zantedeschia Aethiopica Flamingo Pink.

Ad oggi la famiglia vanta infatti di una coltivazione di calle rosa e bianche in vaso, unica nel suo genere.